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’opera stessa; e l’autore, da dietro all’opera, subirà le sorti delle dialettizzazioni storiche alle quali la recezione dell’opera darà luogo. Le quali
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Ma se questi sono i momenti fondamentali del processo creativo, di qualsiasi processo creativo, era inevitabile che potessero introdurvisi delle
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irrevocabile delle arti. Mentre non indizia tanto una decadenza delle arti, quanto un generale affievolimento dell’autonomia di coscienza: donde la
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’opera d’arte in generale, proprio per l’accesso transazionale con cui il ricevente, carico della sua Bildung e emotività ossia delle sue assunzioni e
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Il «significato» di una poesia non è rappresentato dalla dimensione semantica delle parole5 se non in quanto questa permette l’intelligenza della
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dell’interno come interno vissuto, dove la richiesta d’integrazione determinerà fino la scelta delle piante ornamentali che meno assomiglino a piante e
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manifestazioni tipiche dell’epoca stessa. A questo punto viene allora il sospetto che, nell’ambito medesimo delle attività artistiche, ne rimanga invece
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delle macchine, iniziò con l’illuminismo, ed Argan l’ha visto assai bene, come ha visto bene che l’emergenza delle ideologie designa la secolarizzazione
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-costruttivismo o di arte programmata, un rapporto di sostituzione del design stesso. «L’aspirazione iniziale delle correnti costruttiviste — ha scritto
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volta tocca alla retroguardia di decidere la sorte delle battaglie»25.
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Proprio per questo non si nega l’arte contemporanea negando che abbia il carattere delle avanguardie storiche: l’identità o coincidenza, come avrebbe
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capire la trasformazione che si è operata nel campo delle arti. Al di là delle motivazioni apparenti, la situazione attuale si vede dunque
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Il fotografo è autore nella scelta dell’oggetto e delle modalità con cui appare l’oggetto, e spettatore dell’oggetto intenzionato come tale: come
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Ma se anche nella fotografia del cinema si vede passare (per approssimazione più sfuggente dato il movimento delle immagini) la storia della pittura
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netto in realtà ebbe una ragione storica d’essere proposto, finché la posizione della fotografia e del cinema erano isolate nel quadro delle arti. Fino al
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È finito il tempo delle torri d’avorio e dell’azione missionaria. I missionari vengono mangiati dai loro convertiti: è sul fatto e non prima del
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siffatta estrazione fenomenica dell’opera d’arte dal plesso degli altri fenomeni, non si produce, non si postula anche la collimazione delle intenzionalità
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avvertimento, che d’altronde fa onore a Weber, mostra anche quanto sia illusorio lo studio delle tecniche artistiche esperito separatamente dal giudizio
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risolve in complementarità, se rapportata dalla pluralità delle opere all’indagine ultima sull’arte. Ma tale indagine ultima non elimina le due
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’opera d’arte sullo stesso piano, ad esempio, delle sue fonti letterarie. Così mi distaccai dagli Stilsprachen, dalla spiegazione dei segni di un autore
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avranno saputo rispettare meglio le regole delle rispettive discipline. Anche quando Spitzer associa strettamente i due modi di avvicinamento all’opera
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strati geologici sia composta, e anche che cosa abbia significato per un dato popolo o lungo il succedersi delle varie epoche.
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esistenziale, non implica tuttavia il solo e grave problema ontologico della fondazione delle due realtà, problema che qui viene soltanto posto, ma può
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materialismo dialettico di Lukàcs, e pur nella diversità inerente delle terminologie, l’arte viene concepita come realtà nel suo imperioso sbocciare alla
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all’esser-cosa delle cose: e già in questa distinzione c’è il riconoscimento che la fenomenicità dell’opera d’arte non la fonda come opera d’arte
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sottolineare con forza l’autonomia dell’arte, dato che proprio in questo si rivela «l’unità contraddittoria fra la piena autonomia delle opere [sic] e la
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È chiaro che la strumentazione metodologica altro non è che il metodo induttivo delle scienze, a cui si vuole assimilare anche l’estetica. Ma alla
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rientrano proprio le opere dell’arte attuale (pop-art, nuova musica, letteratura sperimentale). Le quali, se hanno un significato (ma non al modo delle
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, viene applicata alla tecnica delle telecomunicazioni.
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Non diversa ambiguità sorge nell’applicazione delle due coppie di opposti o presentati tali, originalità — ridondanza e informazione —significato.
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Abbiamo voluto soffermarci su una delle più dibattute applicazioni all’Estetica della teoria dell’informazione, nella sterminata bibliografia che la
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variabile a seconda delle epoche e delle coscienze in cui ogni volta avviene la recezione dell’opera d’arte. Si scopre allora che mentre il valore di un
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filosofiche, più o meno affini, come il positivismo logico, il comportamentismo, e, infine, la filosofia delle forme simboliche del Cassirer.
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Pure, il predominio delle scienze, nella civiltà attuale, rende a taluni molto doloroso e quasi scandaloso di doversi rassegnare a staccare l
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Ma noi vogliamo offrire una riprova delle precedenti deduzioni cambiando di livello, e mettendoci perciò da un punto di vista psicologico e da un
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esclusione non diniega anzi postula la differenza e la gradazione delle varie percezioni di uno stesso oggetto, fra le quali potrà sempre essersene data una
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cospicuo delle unità significative che con le prime vengono formate. Infatti la possibilità di servirsi di un numero esiguo di suoni, e cioè di unità
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delle immagini si è dimostrato tanto laborioso, e finisce ogni volta in un'impasse, quando dall’indagine sui messaggi che l’opera d’arte, figurativa o
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intenzionale delle strutture verbali» 6, è costretto ad osservare che qualsiasi genere di condotta verbale è orientato verso un fine, è intenzionale cioè: ma
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non perché linguaggio. Quella che ritiene dalla lingua, in cui è scritta, dà ragione delle informazioni che trasmette, non della realtà pura che rende
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riprendeva dalla Fisica la dottrina delle quattro cause (formalis, materialis, finalis, efficiens), che, da allora, informerà tutto il pensiero occidentale
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’esistente 18. Infatti il principio di causalità ha potuto servire di base allo sviluppo delle scienze, solo fino a quando alla meccanica classica, di Galileo
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estrapolazione, fuori del campo specifico per cui il principio fu formulato. Ma vi sono delle illazioni irrecusabili da trarre da questo inatteso sinecismo del
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dove vi sono delle quantità che si possono misurare: dove le quantità non si possono misurare il principio di causalità deve cedere il posto al
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dell’esperienza in cui vi siano delle quantità mensurabili, e mensurabili istituzionalmente, non già immensurabili per uno stadio imperfetto della
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, il sentimento o la forma, è inevitabile che ognuno di codesti termini venga ad aggregarsi delle connotazioni che contraddicono a quelle dell’altro.
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Ma la reintegrazione metodologica che è postulata nella ricerca delle motivazioni, mira a sorprendere, nelle sue componenti antropologiche
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radicale della storia come catena di cause, in quella di Croce, cioè, a cui non riuscì di eliminare ad ogni livello la ricerca delle cause; «se ci
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né annulla né riduce o livella il gioco delle cause, del caso e delle intenzionalità. È piuttosto da concepire come il simbolo di una legge statistica
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applicazioni, che lasciarono, riguardano quasi esclusivamente la letteratura. Da questa carenza, per cui nel campo delle arti dette figurative non c’era
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